sabato 2 dicembre 2023

Esplorando il Mondo di #IoStaccoLaSpina:eTu? - Intervista con Ginevra, Studentessa dell'Istituto Boccioni a Roma

 




Esplorando il Mondo di #IoStaccoLaSpina:eTu? - Intervista con Ginevra, Studentessa dell'Istituto Boccioni a Roma

Cari lettori,

In questa intervista, ci immergeremo nel mondo di Ginevra, una studentessa brillante della 2ª media all'Istituto Boccioni a Roma. Ginevra ha recentemente attraversato l'entusiasmante viaggio attraverso le pagine di "La Bicicletta che Ci ha Staccato la Spina" di Letizia Basile e ora condividerà con noi la sua esperienza e il suo punto di vista unico su come questo libro ha influenzato la sua prospettiva sulla tecnologia e vita digitale. Un'occasione per scoprire come i giovani vedono la sfida di trovare un equilibrio tra mondo online e offline.

1. Cosa pensi del libro "La bicicletta che ci ha staccato la spina"? Quali sono le parti che ti sono piaciute di più e perché?

1.   Ginevra: Il libro mi è piaciuto perché  ho visto che ci sono tanti bambini che sono dipendenti dai videogiochi e da internet e spesso di questo problema ne parlano al telegiornale alcuni psicologi perché i genitori sono molto preoccupati e non sanno come staccare i propri figli dal cellulare. La parte che mi è piaciuta di più è quando gli amici della storia  trovano sulla spiaggia una tartaruga marina incastrata dentro la rete dei pescatori e riescono a salvarla. Non avrebbero mai potuto salvarle la vita se fossero rimasti a casa attaccati al loro cellulare!

2.  Come utilizzi la tecnologia nella tua vita quotidiana? Quali sono i dispositivi o le app che usi di più?

Ginevra: Nella mia vita quotidiana non utilizzo molto il cellulare perché i miei genitori mi hanno abituata a seguire delle regole fin da piccolina. E poi sono fortunata perché non mi piacciono i videogiochi.  Siccome amo la musica, gli animali e i viaggi,  nel tempo libero ho il permesso di guardare su YouTube  documentari e video musicali. Sul telefonino utilizzo davvero poco WhatsApp sia per la scuola che per i contatti con gli amici.

3. Qual è la tua opinione sull'uso esagerato della tecnologia ai giorni nostri? Credi che ci siano degli aspetti negativi nell'utilizzo intensivo dei dispositivi digitali?

Ginevra: Penso che chi utilizza sempre e solo la tecnologia diventi dipendente e non riesca più a farne a meno proprio come se fosse una droga. Bisogna trovare la forza di fermarsi da soli o con l’aiuto dei genitori.

4. Ci sono regole specifiche a casa tua riguardo all'uso della tecnologia? Se sì, quali sono e come le segui?

Ginevra:  A casa i miei genitori mi permettono di stare poco sul cellulare o sul PC ma ormai io sono abituata a guardare di più film alla tv oppure a fare ginnastica e ballare perché ho la passione per la danza.

5. Hai adottato delle soluzioni personali per bilanciare la tua vita on-line e quella off-line? Quali strategie hai messo in atto per garantire un uso equilibrato della tecnologia?

Ginevra:  La soluzione che utilizzo è questa: quando mi accorgo che il tempo a mia disposizione per poter guardare qualcosa su YouTube o sul Pc sta per terminare non mi arrabbio, riesco a staccarmi e a farne a meno, mi invento subito qualche altra attività da fare in casa: danza, metto a posto la mia camera, ascolto la radio, cucino qualcosa con i miei genitori, disegno, leggo ecc.

6. Immaginando che la tua scuola potesse organizzare un progetto di sensibilizzazione sull'uso consapevole della tecnologia, cosa ne pensi? Saresti interessata a partecipare a un'iniziativa del genere?

Ginevra:  Se la mia scuola facesse una lezione sui problemi che può provocare la tecnologia la seguirei con interesse.

7. Se potessi dare un consiglio ai tuoi coetanei su come gestire meglio l'uso della tecnologia, cosa diresti? Hai suggerimenti o esperienze personali da condividere?

Ginevra: Vedo tantissimi miei coetanei che non fanno altro che farsi selfie stando sempre con il telefonino in mano oppure che giocano costantemente ai videogiochi.  Alcuni non uscirebbero di casa, passerebbero intere giornate con gli occhi incollati ad uno schermo. Il mio consiglio è che dobbiamo vivere, fare esperienze reali, parlare tra di noi senza inviarci solo e sempre degli sms.

Concludendo la nostra conversazione con Ginevra, emerge chiaramente il suo approccio consapevole all'uso della tecnologia. La sua visione equilibrata tra il mondo digitale e quello reale offre uno spunto interessante su come le nuove generazioni affrontano le sfide legate alla connettività costante.

Ginevra ha condiviso le sue riflessioni sulla trama di "La bicicletta che ci ha staccato la spina", evidenziando aspetti che l'hanno particolarmente colpita. La sua consapevolezza sull'uso della tecnologia nella vita quotidiana e le strategie personali adottate per mantenere un equilibrio sono degne di nota.

È stimolante osservare come i giovani, come Ginevra, si confrontano attivamente con le dinamiche digitali e gli sviluppino soluzioni personalizzate per una coesistenza armoniosa tra il mondo virtuale e quello tangibile.

Infine, la sua apertura verso progetti di sensibilizzazione sull'uso consapevole della tecnologia a scuola indica un desiderio di condividere la consapevolezza digitale con i suoi coetanei. La sua voce riflette una generazione che, se adeguatamente guidata, può plasmare un futuro in cui la tecnologia è uno strumento prezioso, ma non l'unico protagonista nella vita di ogni giorno.

A presto

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