venerdì 9 maggio 2025

Connessi, ma anche liberi: i ragazzi raccontano il loro web


“Ma qualcuno ci ha mai chiesto cosa pensiamo noi del web, o ci dite solo cosa dobbiamo fare?”

“Perché tutti parlano di noi… ma quasi mai con noi?”

Sono domande semplici, quasi disarmanti. Eppure, contengono dentro di sé tutta la distanza che ancora esiste tra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi. Non è solo un divario generazionale. È una frattura più sottile e profonda: quella dell’ascolto.

Viviamo in un tempo che parla dei giovani con parole cariche di preoccupazione, giudizio, diagnosi. Ragazzi sempre connessi. Sempre distratti. Sempre online. Ma chi ha davvero avuto il coraggio di fermarsi e dire: “Parlami tu. Dimmi cosa senti quando sei lì, solo, con uno schermo tra le mani e il mondo fuori che scorre”?

I ragazzi non sono solo utenti del digitale. Sono anime in formazione, che nel web cercano appartenenza, risposte, conferme.
Per loro la rete non è solo uno strumento. È un luogo. Un paesaggio emotivo e sociale. Un frammento di realtà dove si cresce, si sbaglia, si sogna e, talvolta, ci si smarrisce. È un mondo dove la solitudine a volte si maschera da compagnia, e dove una notifica può valere più di uno sguardo.

E allora oggi, vogliamo fermarci.
E vogliamo ascoltare.

Perché ogni click, ogni scroll, ogni like ha dentro di sé un frammento di desiderio.
Desiderio di essere visti. Capiti. Abbracciati. Non solo virtualmente, ma davvero. Con il cuore. Con il tempo. Con una presenza che non si può sostituire con un messaggio vocale.

“Ci dite che dovremmo staccare, ma non è così semplice. A volte staccare fa più paura che restare connessi.”

E hanno ragione. Perché per chi è nato dentro lo schermo, staccare significa, a volte, rischiare di sentirsi tagliato fuori. Invisibile. Isolato.
E allora, restano. Restano anche quando fa male. Anche quando si sentono sbagliati, inadeguati, stanchi. Ma connessi.

“Siamo qui oggi per cambiare questo. Per raccontarvi cosa significa vivere nel mondo digitale dalla nostra prospettiva. Non per essere giudicati, ma per iniziare un dialogo.”

Ecco, questo è il cuore. Il punto di partenza. Non un processo. Ma un patto. Non un’accusa, ma una mano tesa.
Perché se il mondo adulto ha il compito di educare, ha anche il dovere di ascoltare. E se vogliamo insegnare ai ragazzi come si vive bene anche online, dobbiamo prima imparare a vivere con loro. A camminare accanto. A metterci, per una volta, nei loro panni.

“Non vogliamo essere solo numeri, statistiche, titoli di giornale.
Vogliamo essere ascoltati. Guardati negli occhi. Riconosciuti per ciò che siamo: ragazzi in cerca di equilibrio, di verità, di presenza.”

Allora forse la domanda vera non è “Come ti disconnetti?”, ma: “Cosa ti manca per non dover restare sempre connesso?”.
Forse il problema non è lo smartphone, ma il bisogno che colma. La fragilità che nasconde. L’assenza di alternative che può rivelare.

Ecco perché nasce il Convegno di #iostaccolaspina: “Dialogo Digitale con i Ragazzi: Spiegateci Voi il Vostro Mondo Online”, che si svolgerà  l’8 Maggio presso il Ministero dell’Istruzione e Merito.
Perché vogliamo cambiare rotta. Vogliamo farli parlare. Farli raccontare. Lasciare che siano loro, finalmente, a spiegare a noi il loro mondo. Non per ribaltare i ruoli, ma per cominciare a condividerli.

Il web può essere anche una terra buona.
Ma solo se la abitiamo insieme. Con rispetto, con fiducia, con verità.

I ragazzi non chiedono di essere lasciati soli.
Chiedono di essere accompagnati.
Connessi, sì… ma anche liberi.

Noi di #Iostaccolaspina  sosteniamo l’ascolto autentico delle nuove generazioni. Perché il futuro digitale non si costruisce solo con le regole, ma con relazioni vere.

Articolo a cura di Letizia Basile

mercoledì 7 maggio 2025

Perché abbiamo bisogno di una sostenibilità anche nell’economia dell’attenzione


 

Cari lettori,

Viviamo nell’epoca dell’estrazione dell’attenzione: ogni notifica, ogni video a scorrimento infinito, ogni like, è studiato per catturare il nostro sguardo e tenerci incollati agli schermi il più a lungo possibile.
Ma qual è il prezzo che stiamo pagando?

Proprio come un tempo abbiamo dovuto fronteggiare le industrie del tabacco e del fast food, oggi siamo chiamati a difendere la nostra attenzione. E a riscoprirla come una risorsa vitale da proteggere.

Cosa possiamo fare concretamente?

1. Ampliare l’educazione sull’attenzione e creare "riserve attentive"
È fondamentale insegnare, fin da piccoli, cosa significa davvero prestare attenzione, perché è importante e come proteggerla. Non solo parlando di tecnologia, ma anche promuovendo esperienze reali: arte, sport, natura, musica.

2. Contenere le tecniche invasive di estrazione dell’attenzione
Serve una regolamentazione che limiti pratiche come: notifiche invasive, scrolling infinito, gamification decontestualizzata, algoritmi che manipolano i contenuti per tenerci agganciati.

3. Ridiscutere gli incentivi economici
Oggi il "successo" di una piattaforma è misurato in minuti di schermo. Dobbiamo cambiare paradigma: un bambino dovrebbe "valere di più" se vive una vita ricca e piena di esperienze reali, non se passa ore online.

Come possiamo avviare questo cambiamento?

Il cuore del cambiamento sarà la cultura, ancor prima della politica.
Come è successo per il fumo, per la sicurezza stradale: la cultura cambia, e cambia il mondo.

Attraverso informazione, eventi nelle scuole, produzioni artistiche e creazione di movimenti di opinione, possiamo costruire una nuova coscienza sull'uso sano della tecnologia.

L'attenzione è il primo passo per costruire una vita piena.
Proteggerla non è più un'opzione: è una necessità.

#EconomiaDellAttenzione #SostenibilitàDigitale #DigitalDetox #IoStaccoLaSpina #BenessereDigitale

A presto!

lunedì 5 maggio 2025

Dialogo Digitale con i Ragazzi: il Convegno che dà voce ai giovani


Cari lettori,

L'8 maggio 2025, nella prestigiosa Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione e del Merito, si terrà il convegno “Dialogo Digitale con i Ragazzi: spiegateci voi il vostro mondo online”.


Un evento fortemente voluto dal Movimento IoStaccoLaSpina per avviare un confronto autentico tra giovani, educatori, esperti e rappresentanti istituzionali.

Per troppo tempo si è parlato dei ragazzi senza coinvolgerli davvero. Questa giornata nasce per invertire la rotta: sarà la loro voce ad aprire i lavori, a raccontare in prima persona esperienze, sogni, difficoltà e desideri nell’era digitale.

Il programma prevede interventi su temi cruciali:

  • Come il digitale cambia la percezione del tempo e delle relazioni.

  • Come sostenere i ragazzi nella gestione consapevole delle tecnologie.

  • Il ruolo delle istituzioni nell’educazione digitale.

  • Il supporto alle famiglie nel creare un dialogo senza conflitti.

Perché un uso sano del digitale parte dall'ascolto e dalla comprensione.
Non vogliamo imporre regole dall’alto, ma costruire insieme nuove modalità di vivere la rete in modo più equilibrato, più umano, più autentico.

Vi aspettiamo per condividere idee, progetti e soprattutto per dare ai ragazzi lo spazio che meritano.

8 Maggio 2025 – Segnate la data!
Un’occasione per costruire, insieme, un futuro digitale migliore.

👉 Video del Convegno.

A presto!

venerdì 2 maggio 2025

APP IO STACCO LA SPINA – L'EDUCAZIONE DIGITALE ENTRA NELLE SCUOLE


Nasce l’App IoStaccoLaSpina: il digitale al servizio della consapevolezza

Cari lettori,
con grande entusiasmo vi annunciamo che l’8 Maggio 2025, in occasione del Convegno istituzionale presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sarà presentata ufficialmente l’App IoStaccoLaSpina, a
ttualmente in fase di sviluppo avanzatouno strumento digitale avanzato, ideato e progettato dalla Dott.ssa Letizia Basile, già depositato e tutelato come progetto originale e innovativo, nato per promuovere benessere, sicurezza e consapevolezza digitale tra studenti, insegnanti e famiglie.

Cos'è l’App IoStaccoLaSpina?

Non un semplice strumento digitale, ma una vera guida educativa e interattiva pensata per supportare scuole, famiglie e studenti nell’affrontare le sfide dell’era digitale.
L’app promuove un rapporto più sano con la tecnologia attraverso contenuti formativi, esperienze pratiche e monitoraggi consapevoli.

Ecco alcune delle funzionalità principali:

🔹 Percorsi formativi dedicati a studenti, insegnanti e genitori
🔹 Dashboard intuitive per monitorare il benessere digitale in famiglia e a scuola
🔹 Sfide settimanali, premi motivazionali e badge per rafforzare l’impegno offline
🔹 Moduli contro il cyberbullismo e l’isolamento digitale
🔹 Strumenti per monitorare e riequilibrare il tempo trascorso online

Perché questa App?

Perché la scuola deve tornare a essere motore di innovazione responsabile, non solo di alfabetizzazione digitale. Il nostro obiettivo è ottenere il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito per promuovere l’adozione dell’app in tutte le scuole pubbliche italiane, integrandola nei percorsi di educazione civica digitale, benessere psicofisico e cittadinanza consapevole.

Una visione condivisa

IoStaccoLaSpina App non propone di spegnere la tecnologia, ma di riaccendere la consapevolezza: per imparare a gestire il digitale, coltivare relazioni autentiche e riscoprire il valore del tempo presente.

Perché formare giovani digitalmente consapevoli significa costruire cittadini liberi, critici e più felici.

Grazie per il vostro sostegno.
Restate connessi… alla vita reale.

🟢 www.iostaccolaspina.com
📧 letizia.basile@iostaccolaspina.com
📲 #IoStaccoLaSpina #EducazioneDigitale #DigitalDetox #AppEducativa #ScuolaConsapevole #CittadinanzaDigitale

mercoledì 30 aprile 2025

I bambini devono tornare a sognare. Ma prima dobbiamo spegnere lo smartphone!

 


Cari lettori,

viviamo nell’era dell’iperconnessione, dove la tecnologia ha preso il posto del silenzio, dell’attesa e perfino dello sguardo. Invece di guardarci negli occhi, ci fotografiamo. Invece di raccontare storie, mandiamo vocali. Ai nostri figli non regaliamo più il tempo, ma tablet, schermi, cuffie e abbonamenti. E crediamo, in buona fede, che tutto questo li renderà felici.

Ma non è così.

Nella società della sovrabbondanza digitale, in cui ogni contenuto è disponibile con un clic, ogni desiderio viene anticipato da un algoritmo e ogni mancanza viene immediatamente colmata da una notifica, i bambini stanno smarrendo la capacità più preziosa che hanno: il desiderare.

Che valore può avere un oggetto – o un’esperienza – se arriva senza attesa? Se non è stato cercato, immaginato, guadagnato con fatica o meraviglia? Che significato ha un video se non è stato trovato con curiosità, o una connessione se non costruita con il tempo e la relazione vera?

Nella corsa a essere produttivi, rapidi e sempre connessi, abbiamo smesso di offrire ai nostri figli una cosa semplice e rivoluzionaria: la presenza reale. E, forse senza accorgercene, abbiamo affidato il nostro ruolo genitoriale alla tecnologia. Intratteniamo i bambini con gli schermi invece di leggere loro una storia. Li calmiamo con i video, invece di abbracciarli. Sostituiamo il dialogo con un clic.

Abbiamo insegnato ai bambini a cliccare, ma non a immaginare. Eppure, il desiderio nasce dalla mancanza. È nell’assenza che si impara l’attesa, la pazienza, la voglia di costruire qualcosa. Ma se ogni secondo libero è occupato da uno schermo, quando imparano ad annoiarsi, ad aspettare, a creare?

Non si tratta di rinnegare la tecnologia. Fa parte della nostra vita. Ma è urgente riportare consapevolezza nel suo utilizzo, soprattutto quando si tratta dei più piccoli. Dobbiamo insegnare loro a non confondere la connessione con l’amore, lo scorrere dei feed con il tempo vissuto, i like con le relazioni vere.

Oggi più che mai, abbiamo il dovere di rallentare, di guardare i nostri figli negli occhi, e offrirgli ciò che nessun dispositivo potrà mai sostituire: la nostra attenzione, il nostro ascolto, il nostro tempo.

Solo così i bambini potranno tornare a sognare.

A immaginare mondi propri. A esplorare la realtà senza bisogno di filtri. A scoprire che la felicità non arriva da uno schermo, ma si costruisce con una carezza, un abbraccio, una storia sussurrata prima di dormire.

Spegniamo gli smartphone. Riaccendiamo la presenza.


lunedì 28 aprile 2025

CI SIAMO! Convegno 8 Maggio – Ministero dell’Istruzione e del Merito -


 

Cari lettori,

📣 Stiamo per accendere un dialogo nuovo tra ragazzi, scuola, famiglia e istituzioni.

📅 8 Maggio 2025
📍 Ministero dell'Istruzione e del Merito – Sala Aldo Moro
🕙 Ore 10.00 - 12.30

🎥 GUARDA il video e scopri perché non puoi perderti il Convegno “Dialogo Digitale con i Ragazzi: spiegateci voi il vostro mondo online” 

👂 Non parleremo dei ragazzi, parleremo con loro.
💡 Non diremo cosa fare, ascolteremo cosa sentono.
🌐 Insieme affronteremo il mondo digitale con occhi nuovi.

Un evento promosso da #IoStaccoLaSpina, patrocinato dal Ministero dell'Istruzione e del merito, dalla Presidenza del Consiglio della Regione Lazio e dal Municipio Roma XII, con studenti, educatori, esperti e rappresentanti istituzionali. Per costruire insieme un’educazione digitale autentica, inclusiva e sostenibile.

🔗 Seguici, condividi, partecipa.
Il cambiamento comincia dall’ascolto. Anche il tuo.

#8Maggio #ConvegnoDigitale #IoStaccoLaSpina #MinisteroIstruzione #DigitalDetox #EducazioneDigitale #Adolescenti #GenitoriConsapevoli #RagazziOnline

A presto!

venerdì 25 aprile 2025

Digital Detox e Momenti "No": Come Aiutare i Ragazzi a Ritrovarsi


Cari lettori,

Ci sono giorni in cui tutto sembra troppo. Le emozioni si confondono, la fatica si accumula, e anche i più piccoli ostacoli sembrano montagne da scalare. Succede a tutti, ma per i ragazzi è ancora più complesso: spesso non hanno gli strumenti per riconoscere, dare un nome o condividere quello che provano.

In questi momenti, il mondo digitale diventa una sorta di rifugio. Un luogo dove sparire, distrarsi, anestetizzare il dolore. Ma se non guidato, può trasformarsi in un amplificatore del malessere.

Quando lo schermo diventa una maschera

  • Scroll compulsivo.
  • Notifiche continue.
  • Confronti infiniti con vite perfette e sorrisi costruiti.

Il tempo online, vissuto come evasione, può accentuare l'ansia, alimentare l'insicurezza e ridurre la capacità di ascoltare sé stessi.

È qui che entra in gioco il Digital Detox, non come divieto o rinuncia, ma come possibilità di ritrovare il proprio centro.

Cosa possiamo fare, concretamente?

1. Ascoltare, davvero.

Non sempre un ragazzo riesce a raccontare cosa prova. A volte usa il silenzio. A volte si chiude in camera. A volte… scrolla.
Ascoltare non significa solo “sentire”, ma essere presenti. Senza fretta. Senza giudizio. Solo con empatia.

2. Proporre pause consapevoli.

Non si tratta di punire togliendo il telefono, ma di offrire uno spazio alternativo. Una camminata insieme, una pagina da scrivere, un momento di respiro, un abbraccio.
Anche solo pochi minuti al giorno possono essere preziosi per creare una routine più equilibrata.

3. Offrire alternative concrete e stimolanti.

Non basta dire “stacca”. Serve proporre qualcosa in più. Un laboratorio creativo, uno sport, una sfida manuale, un tempo condiviso.
Il mondo offline deve tornare ad essere attraente, non obbligato.

4. Insegnare che disconnettersi non è isolarsi.

È prendersi cura di sé. È ritrovare il silenzio, quello che spaventa ma che cura.
Disconnettersi è uno spazio per ascoltarsi, per imparare a leggere le proprie emozioni senza filtri.

Riconnettersi al cuore

Il digital detox non è una moda. È una necessità.
Non è solo spegnere uno schermo: è accendere uno sguardo. È dire a un figlio, a un’amica, a un alunno:
“Ci sono. Anche quando non hai voglia di parlare. Anche quando stai male.”

Aiutiamoli a fare spazio.
Perché è nel silenzio che, spesso, nasce la voce più autentica: la loro.

#IoStaccoLaSpina
#DigitalDetox #Adolescenti #GenitoriConsapevoli
#BenessereDigitale #EducazioneEmotiva #Ascolto #Consapevolezza #OfflineIsTheNewLuxury

A presto!

Connessi, ma anche liberi: i ragazzi raccontano il loro web

“Ma qualcuno ci ha mai chiesto cosa pensiamo noi del web, o ci dite solo cosa dobbiamo fare?” “Perché tutti parlano di noi… ma quasi mai con...