Intervista: Marco, ci racconta come il libro 'La Bicicletta che ci ha Staccato la Spina' ha cambiato il suo rapporto con la tecnologia!
Marco è un ragazzo romano di 17 anni con una personalità vivace e curiosa. Dai suoi occhi brillanti traspare una genuina passione per l'esplorazione e la scoperta. Indossa abiti casual che riflettono il suo stile rilassato, con una felpa e jeans che testimoniano la sua attitudine alla praticità. La sua chioma ribelle suggerisce una naturale propensione per l'individualità.
Lo abbiamo incontrato fuori dalla sua scuola.
Letizia Basile: Ciao Marco, grazie per essere qui con noi oggi. Posso chiederti cosa ti ha spinto a leggere il libro "La bicicletta che ci ha staccato la spina"?
Marco: Ciao! Beh, sono sempre alla ricerca di nuove letture che possano ispirarmi e ho sentito parlare molto bene di questo libro. La tematica di staccare la spina dalla tecnologia mi ha colpito, soprattutto perché è qualcosa con cui tutti noi giovani ci confrontiamo ogni giorno.
Letizia Basile: Ottimo! Cosa pensavi prima di iniziare a leggerlo e cosa ti aspettavi di trovare?
Marco: Inizialmente, ero curioso di vedere come la storia avrebbe affrontato il tema della disconnessione digitale. Mi aspettavo di trovare qualche consiglio su come gestire meglio l'uso della tecnologia, ma volevo anche vedere come la trama si sarebbe sviluppata intorno a questo concetto.
Letizia Basile: Ora che hai letto il libro, quali sono stati i punti salienti per te? Cosa hai imparato o come ti ha influenzato?
Marco: Il libro ha colpito nel segno per me. Ho apprezzato molto le soluzioni proposte direttamente dai ragazzi protagonisti, e mi ha fatto riflettere su come posso applicare alcune di queste idee nella mia vita.
Letizia Basile: Innanzitutto, ci piacerebbe sapere come il libro abbia influenzato la tua prospettiva sull'uso della tecnologia.
Marco: Beh, il libro mi ha fatto riflettere molto su quanto tempo passo davanti agli schermi. Mi ha reso consapevole del fatto che a volte è importante staccarsi per apprezzare davvero le cose intorno a noi.
Letizia Basile: Fantastico. Ci puoi raccontare come hai applicato le idee del libro nella tua vita quotidiana?
Marco: Certo. Dopo aver letto il libro, ho deciso di fissare dei momenti senza smartphone durante la giornata. Ad esempio, quando sono con gli amici o durante la cena. Inoltre, ho iniziato a dedicare più tempo a hobby creativi, come la fotografia e la scrittura, invece di stare sempre online. Ho anche iniziato a pianificare periodi di disconnessione volontaria, specialmente prima di andare a dormire. Mi ha aiutato a migliorare la qualità del sonno e a ritrovare un po' di tranquillità.
Letizia Basile: Sembrano scelte fantastiche! Hai qualche esempio specifico di come queste decisioni hanno avuto un impatto positivo sulla tua vita?
Marco: Sì, assolutamente. Ho notato che sono diventato più presente nei momenti importanti. Ad esempio, smettendo di scorrere passivamente i social media, ora posso godermi davvero le conversazioni con gli amici. E dedicare tempo alle passioni creative mi ha portato a scoprire nuove cose su di me.
Letizia Basile: Molto interessante. In che modo consiglieresti il libro ai tuoi coetanei?
Marco: Lo consiglierei sicuramente. È un modo leggero ma efficace di affrontare una questione seria. Penso che molti ragazzi possono trovare ispirazione nelle soluzioni pratiche proposte e, come me, potrebbero trovare nuovi modi di bilanciare il loro rapporto con la tecnologia.
Direi di iniziare gradualmente e trovare piccoli modi per staccarsi dagli schermi. Magari provare a trascorrere un'ora al giorno senza telefono o trovare un hobby che li appassioni davvero. Piccoli passi possono fare una grande differenza.
Letizia Basile: Grazie mille di averci condiviso la tua esperienza, Marco. Siamo certi che ispirerai molti con il tuo approccio equilibrato all'uso della tecnologia.
Marco: Grazie a voi! Spero che la mia storia possa essere d'aiuto.
A presto!
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