Cari lettori,
la scorsa settimana è stata importante per la nostra Associazione IoStaccoLaSpina APS e per il percorso che da anni portiamo avanti a tutela del benessere digitale di minori, famiglie e scuole.
Sono stata invitata alla Camera dei Deputati per presentare due interventi fondamentali, nati da mesi di lavoro sull'analisi dell'attuale normativa vigente.
Si tratta di proposte di legge originali, integralmente ideate, sviluppate e strutturate dal team di IoStaccoLaSpina APS, già redatte in forma tecnica e pronte per essere integrate nel percorso parlamentare attuale.
1. La nostra proposta di integrazione alla Legge 70/2024 (bullismo e cyberbullismo)
La recente riforma della L. 71/2017 rappresenta un passo avanti, ma restano scoperti settori cruciali.
Con la nostra proposta abbiamo evidenziato e colmato:
Le carenze operative della legge
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assenza di obblighi reali per le piattaforme digitali;
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mancanza di tempi certi di rimozione dei contenuti nocivi;
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assenza di sanzioni efficaci;
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mancanza di un’autorità nazionale di controllo;
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servizi psicologici insufficienti e non uniformi tra Regioni;
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nessuna tutela nelle chat, nelle immagini e nei contenuti multimediali condivisi tra minori.
Le integrazioni normative che abbiamo presentato
Abbiamo proposto articoli giuridici completi su:
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take-down entro 24/48h dei contenuti dannosi verso minori;
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audit algoritmici obbligatori semestrali;
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potere di disattivazione delle funzioni nocive (autoplay, feed aggressivi);
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sanzioni fino al 6% del fatturato per piattaforme inadempienti;
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filtri antipedofilia nelle chat;
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blocco automatico dell’invio di immagini intime;
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estensione del reato di diffusione di immagini minorili;
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verifiche e dashboard genitoriali;
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poteri operativi dedicati a Polizia Postale e scuole.
Abbiamo inoltre inserito la proposta dell’INSADIM – Istituto Nazionale per la Salute Digitale dei Minori, una nuova autorità indipendente proposta come da IoStaccoLaSpina, destinata a controllare algoritmi, contenuti, chat e rischi digitali con poteri ispettivi e sanzionatori.
2. La proposta di regolamentazione delle piattaforme e dell’accesso dei minori
Abbiamo elaborato una risposta tecnica e costituzionalmente solida alla proposta di introdurre lo SPID obbligatorio per accedere ai social.
Perché non funziona
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creerebbe una proibizione totale per i minorenni, non tutelandoli ma spingendoli verso piattaforme non regolamentate;
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aumenterebbe i rischi, non la sicurezza;
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violerebbe il principio di alfabetizzazione digitale;
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allontanerebbe i più fragili da strumenti educativi;
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nessun Paese al mondo usa questa strada.
La nostra soluzione strutturale
Abbiamo proposto un sistema ibrido, equilibrato e moderno:
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Age assurance multilivello (analisi dati, età stimata, parental linking);
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zone digitali protette per under13 e under16;
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modalità kid-safe e teen-safe obbligatorie;
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filtri, algoritmi sicuri, limiti alle notifiche;
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SPID solo come strumento opzionale per i genitori, non come barriera.
Un contributo legislativo originale, concreto e necessario
Queste proposte sono il frutto del lavoro quotidiano di IoStaccoLaSpina APS:
nei territori, nelle scuole, con psicologi, famiglie e docenti, ascoltando i bisogni reali dei ragazzi.
Oggi più che mai serve una risposta legislativa organica e moderna, capace di proteggere i minori dove i rischi nascono davvero: negli algoritmi, nei contenuti, nelle chat, nella velocità di diffusione dei materiali sensibili.
Continueremo questo percorso con impegno, competenza e responsabilità.
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A presto!







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