Cari lettori,
Questa estate, ho deciso di adottare un approccio diverso per gestire il tempo trascorso da mia figlia Chiara davanti agli schermi. E sorprendentemente, sta funzionando così bene che Chiara non chiede quasi mai il tablet o la TV come faceva in passato. Ecco come ho fatto.
Una Nuova Tattica
Negli anni scorsi, ogni volta che Chiara, di 11 anni, si annoiava, chiedeva immediatamente di guardare la TV o di giocare sul tablet. Pur non essendo contraria al tempo davanti agli schermi, desideravo che mia figlia si intrattenesse anche in altri modi, sviluppando la sua creatività e immaginazione.
Il Barattolo della Noia
Durante il lockdown del 2020, avevo introdotto il "barattolo della noia", un contenitore pieno di idee di attività creative scritte su bastoncini colorati. Sebbene Chiara abbia apprezzato questa idea, con il tempo, anche questo metodo ha perso il suo fascino.
Le Quattro Regole Magiche
Quest'estate, ho deciso di cambiare tattica e introdurre quattro nuove regole. Prima di avere tempo davanti agli schermi, Chiara deve:
- Trascorrere almeno 60 minuti all'aperto.
- Leggere un libro.
- Giocare per almeno 60 minuti.
- Riordinare dopo di sé.
Queste regole non sono negoziabili, ma sono realizzabili. All'inizio ero scettica sull'efficacia di questa strategia, ma ho deciso di darle una chance.
I Risultati
Da quando abbiamo iniziato a seguire queste regole, Chiara ha iniziato a chiedere di stare davanti agli schermi solo dopo aver completato le quattro attività. Quello che mi ha sorpreso è che spesso trascorre molto più tempo a fare queste cose di quanto richiesto: passa ore a leggere o a giocare all'aperto, e il "barattolo della noia" è tornato utile solo quando ha bisogno di un'ispirazione.
In particolare, quest'estate Chiara e i suoi amici hanno scoperto una nuova passione: la bicicletta. Hanno sostituito il cellulare con lunghe pedalate al parco e per il quartiere, godendosi il tempo insieme senza la necessità di schermi.
Un Successo Duraturo
Il successo di queste regole è così evidente che abbiamo deciso di renderle permanenti. Ora, le applichiamo non solo durante le vacanze, ma tutto l'anno, garantendo che il tempo davanti agli schermi sia bilanciato da attività che stimolano la creatività, l'apprendimento e il gioco all'aperto.
Conclusione
Stabilire dei limiti chiari e promuovere attività alternative è stato fondamentale per il benessere di Chiara. Se stai cercando un modo per gestire meglio il tempo davanti agli schermi dei tuoi figli, ti incoraggio a provare queste semplici regole. Per noi, è stato un cambiamento positivo che ha reso l'estate 2024 un'esperienza da ricordare.
Spero che questo approccio possa ispirare altri genitori a provare qualcosa di simile e a godersi momenti più significativi e attivi con i propri figli!
A presto!
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