venerdì 18 aprile 2025

"Se non hai WhatsApp, non esisti."

 


Cari lettori,

"Se non hai WhatsApp, non esisti."

Ce lo siamo sentiti dire.
Lo abbiamo detto.
Lo abbiamo pensato.

Per molti ragazzi, non essere in una chat equivale a non esistere.
Esclusi da un gruppo, ignorati durante una discussione, dimenticati quando si organizza qualcosa.
Come se l’amicizia passasse solo da uno schermo. Come se la presenza si contasse in notifiche.

Ma chi ha deciso che serve un'app per essere visti?
Chi ha detto che un “visualizzato” vale più di uno sguardo vero?
E se provassimo, per un attimo, a invertire la rotta?

Essere connessi non significa valere di più.

Ci sono ragazzi che ogni giorno vengono messi da parte perché scelgono di non vivere solo online.
Perché non hanno WhatsApp.
Perché preferiscono parlare dal vivo.
Perché non seguono l’ultima challenge, ma ascoltano davvero.

Ma nessuna app definisce chi sei.

Tu esisti anche quando sei offline.
Vali anche senza un profilo pubblico.
Meriti rispetto anche se non hai l’emoji pronta.

Proviamo a cambiare le regole del gioco.

  • Se vedi qualcuno escluso da una chat, invitalo comunque.
  • Se organizzi qualcosa, non limitarlo ai messaggi sul telefono.
  • Se vuoi essere parte del cambiamento, inizia da piccoli gesti veri.

Perché la vera connessione non ha bisogno del Wi-Fi.
Ha bisogno di empatia, coraggio e rispetto.

Chi non ha WhatsApp… esiste. E forse è proprio quello che ha capito come vivere davvero.

Spegni. Respira. Guardati intorno.
Forse, fuori dallo schermo, c’è qualcosa che ti stava aspettando da tempo.

A presto!


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