La valigia mentale: quando un esercizio semplice diventa un cambiamento reale
Cari lettori,
Ci sono testimonianze che arrivano a distanza di tempo e che per questo valgono ancora di più: perché dimostrano che un’esperienza non si è esaurita in un giorno, ma ha continuato a vivere nella quotidianità.
È ciò che è accaduto con Irene Barbato, fondatrice e coach di "Liberi di Essere - CORE CONFIDENCE SCHOOL", che a distanza di mesi dal nostro incontro di luglio a Villa Pamphili per l’evento Cervelli Sconnessi, ha voluto condividere con noi quanto il percorso l’abbia segnata.
Durante quell’appuntamento, tra neuroscienze, esercizi pratici e momenti di consapevolezza, ho proposto un’attività che porto avanti con la mia Associazione Io Stacco la Spina: la valigia mentale.
Un invito a scegliere tre valori guida, da “impacchettare” simbolicamente come fossero oggetti preziosi da portare in viaggio, per orientare le nostre giornate con leggerezza e consapevolezza.
Irene, dopo l’estate, ci ha raccontato di aver fatto davvero sua questa pratica. La valigia mentale non è rimasta un esercizio teorico, ma è diventata un filo conduttore capace di accompagnarla nei mesi successivi, con ricadute positive non solo nella sfera personale ma anche in quella professionale.
Il suo racconto ci ha emozionato e confermato ancora una volta che i piccoli gesti di disconnessione possono avere un impatto enorme, quando diventano parte integrante della vita.
Per me, che ho ideato l’esercizio, sapere che la “valigia mentale” abbia aiutato Irene a ritrovare equilibrio, energia e strumenti nuovi per affrontare le sfide quotidiane, è la prova che seminare consapevolezza funziona.
E non finisce qui: sarà un piacere coinvolgerla anche nel prossimo appuntamento di Cervelli Sconnessi, in autunno insieme all’Associazione ViverSi, per continuare a costruire un percorso condiviso di disconnessione e benessere digitale.
A presto!
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